30 novembre 2009, una giornata di festa. Si celebra a Roma l'esaltante vissuto della LND. il Presidente Carlo Tavecchio ha voluto riunire il corpo elettorale della Lega e tutti coloro che, attraverso un ruolo direttivo nei Comitati e nelle Divisioni, concorrono a rendere professionale ed efficiente un'attività nata e sostenuta dallo spirito del volontariato. La festa per il 50° compleanno però vuole essere anche un'occasione in cui disegnare il profilo della lega Dilettanti che sarà, tracciando un bilancio di ciò che è stato per poi proiettarlo nel futuro che, di fatto, è già iniziato, in virtù delle sfide che l'intero sistema calcio sta affrontando e per le scelte adottate da Tavecchio negli ultimi anni.
Cinquant'anni di Lega Nazionale Dilettanti, cinquantanni di Comitato Regionale Marche, mezzo secolo di calcio scandito da Presidenze più famose e meno celebrate, interpretate da personaggi e figure che solo circostanze e ricorrenze particolari sottraggono all'ingiuria del tempo e fanno rivivere, solo per un po', nella memoria e nella gratitudine di quanti chiamati a continuare l'opera, vivono un presente che non può prescindere dal passato.
Se la galleria dei Presidenti e Commissari di Lega Dilettanti spazia da personaggi che hanno fatto la storia del calcio Italiano come Ottorino Barassi ed Artemio Franchi con altri parimenti significativi come Carlo Grassi, Antonio Ricchieri ed Elio Giulivi fino al Presidente attuale Carlo Tavecchio, i Presidenti Regionali, hanno nomi meno noti, vivono soprattutto nel ricordo di quanti hanno avuto rapporti e relazioni di natura istituzionale o di amicizia. Per tracciare identità e storia bisogna affidarsi e oscillare tra testimonianze indirette e ricordi personali. Ecco quanto ricorda e scrive Paolo Cellini, attuale Presidente del Comitato Regionale Marche.
- Non ho conosciuto Giovanni Ratini, pioniere e primo Presidente del calcio regionale che dopo essersi impegnato, nel secondo dopoguerra, per tenere in vita ed organizzare il calcio di base nelle Marche, nel 1957 passava il testimone a Cesare Camilletti il quale, alla fondazione della Lega Dilettanti, avvenuta nell'Agosto del 1959, veniva eletto Presidente del C.R. Marche.
L'azione e l'impegno di Camilletti, figura storica di riferimento del calcio regionale e nazionale, furono determinanti per il radicamento e lo sviluppo del calcio dilettantistico nelle Marche, nel 1968 eletto Consigliere Federale, Camilletti lasciava la Presidenza a Carlo Sardelli, ricordato per la tenacia e la determinazione espressa nella carica. Gli successe Leonardo Sabbatini, gia' segretario, su una linea di continuità e di consolidamento dal movimento calcistico regionale, fino al 1986 quando fu eletto Presidente Giovanni Paolinelli, anche lui inseritosi in un solco di continuità, per essere stato segretario del Comitato ed averlo di fatto condotto nell'ultimo periodo di malattia del presidente Sabbatini. Due i mandati di Paolinelli, non completati per l'improvviso, prematuro decesso avvenuto nel 1995, ma significativi e da ricordare per la competenza e l'impegno che li hanno caratterizzati, per i risultati ottenuti. Dicevo di non aver conosciuto Giovanni Rattini, ho invece avuto la buona sorte di conoscere ed aver collaborato con gli altri Presidenti, divenuti per me punti di riferimento e modelli, quando il gioco del destino ha voluto che, prima come reggente poi da Presidente assumessi la stessa responsabilità. Naturalmente mi guarderò bene dal fare delle valutazioni sugli ormai lunghi dodici anni di Presidenza del C.R. Marche, le affiderò ai numeri, ricordando prima le linee programmatiche e le strategie operative che li hanno tutti caratterizzate. Il progetto “ Fare del Comitato Marche il Comitato delle societa' “, ha trovato e trova concretezza nella trasparenza delle scelte, nel rispetto delle norme, delle regole e dei ruoli, in iniziative formative e di crescita articolate e mirate nell'affermazione di centralità dell'attività giovanile, nella partecipazione e nel confronto delle societa' e con le societa'. Sotto il profilo strategico, sono state vincenti le scelte di gestione collegiale del Comitato valorizzando le competenze e la territorialità dei consiglieri, la valorizzazione delle Delegazioni Provinciali, gli incontri sistematici per disciplina e categoria, le iniziative formative e di qualificazione tecnica intraprese. Dai numeri, più che dalle parole, traspare il livello dei risultati ottenuti, è possibile avere lo stato del calcio Dilettantistico Marchigiano, al traguardo dei cinquant'anni.
Nella stagione sportiva 72/73 le società affiliate erano poco più di 200, sfioravano le 400 nell'86/87, oggi sono oltre 700 le società, oltre 3000 le squadre, il tutto in un contesto demografico di 1.500.000 abitanti. Dai numeri ai risultati tecnici i piu' significativi da ricercare nell'Albo D'oro del Torneo delle Regioni con le Marche:
- Prima la Juniores nel 1981
- Prima con il Calcio a Cinque nel 1988
- Prima con la Femminile nel 2002.
A livello personale due i dirigenti Marchigiani che hanno avuto incarichi nazionali: prima Cesare Camilletti per anni Consigliere Federale, poi Nicola Saccinto, Consigliere Federale e dopo Vice Presidente della L N D , area centro.
In sintesi: il C.R. Marche, un Comitato con alle spalle un passato significativo, un presente di consapevole impegno per un futuro con i colori della speranza.