I GIOCATORI E LO STAFF TECNICO DEL MONTEGIORGIO CALCIO: " ECCO PERCHE' NON GIOCHIAMO I PLAYOUT"
07/05/2010
Riceviamo e pubblichiamo il comunicato congiunto dell'allenatore, staff tecnico e dei giocatori rossoblù
Montegiorgio calcio
"Questo è un comunicato stampa scritto congiuntamente dall’allenatore, dai giocatori e dallo staff tecnico della società Montegiorgese Calcio 1954 U.S. Prima di raccontare gli eventi accaduti negli ultimi mesi, è opportuno precisare che partecipare ai playout dopo un brillante girone di andata è motivo di grande rammarico per noi; per questo intendiamo assumerci tutte le nostre responsabilità per ciò che è avvenuto “in campo”, ma non possiamo esimerci dal menzionare tutti i fattori negativi contingenti che hanno influito sull’intera annata. E’ solo per un grande senso di verità che noi tutti vogliamo raccontare con dovizia di particolari i fatti accaduti in questa maledetta stagione calcistica 2009/2010. Ci sentiamo in dovere quindi di rispondere alle argomentazioni esposte su un articolo che è stato pubblicato in data 03/05/2010 sul sito di Quelliche.net. Tutti devono sapere che nello scorso mese di dicembre la società Montegiorgese Calcio comunicava ai propri giocatori che aveva deciso una decurtazione del 10% sui rimborsi, in quanto la stessa non era più in grado di sostenere le spese programmate ad inizio stagione. Questa soluzione sembrava alquanto strana considerato che dall’inizio della stagione non erano stati acquistati né nuovi giocatori, né la società si era avvalsa di altri collaboratori (per far capire ai non addetti ai lavori, il budget era lo stesso previsto ad inizio stagione). Nella stessa occasione, inoltre, la Società proponeva anche un ridimensionamento della rosa. Conclusione: se ne sono andati ben 4 giocatori (che nel girone di ritorno, visti gli infortuni, sarebbero stati molto utili…). L’aspetto più paradossale, però, si verificava dopo la partita con la Vis Macerata, in quanto la Società avrebbe voluto mandare via altri 2 giocatori. Questa nuova epurazione non si verificò solo perché su un giocatore il mister Clerici minacciò di dimettersi, mentre per l’altro atleta si resero garanti alcuni dirigenti assumendosi l’onere delle spese. Tutti, giocatori e staff, seppur controvoglia, avevano comunque dimostrato comprensione e maturità ed avevano accettato queste proposte, rinfrancati dal fatto che nel corso della stagione poi non ci sarebbero stati più problemi né di tipo economico né di tipo logistico (questo era ciò che ci era stato riferito dai dirigenti a chiare note e in più occasioni!).
E’ opportuno ricordare inoltre che questa stagione agonistica è stata costellata da una miriade di problemi che qui riassumiamo:
a) il campo sportivo 'Tamburrini' è stato ed è sempre al limite della praticabilità; spesso è simile ad una palude e il tutto senza che il Comune abbia fatto qualcosa per rimediare. Per questo motivo si sono dovuti disputare 7 turni infrasettimanali aggiuntivi rispetto alle altre squadre, con conseguenti perdite di giornate lavorative. Inoltre per 3 mesi la squadra si è dovuta allenare su un campo con fondo in cemento, con forti sollecitazioni a livello tendineo e quindi con inevitabili infortuni
b) i palloni da gara e di allenamento spesso sono risultati mancanti
c) gli spogliatoi sono sempre stati in uno stato di degrado e spesso è mancata anche l’acqua per fare la doccia
d) mancanza assoluta di personale addetto al lavaggio degli indumenti da allenamento
e) mancanza assoluta, per circa un mese, di assistenza specialistica fisioterapica
f) mancanza assoluta di presenza dei dirigenti (tranne uno che è sempre stato dalla nostra parte) agli allenamenti. In ambito dilettantistico crediamo sia più unico che raro non ricevere gli auguri di Natale. Questo sì che è un record!
g) gli infortuni hanno ridotto il numero di giocatori al minimo
h) si sono anche verificati due furti all’interno degli spogliatoi durante i quali sono stati sottratti gli scarpini ai giocatori
i) “dulcis in fundo”, mancano svariati rimborsi spese da corrispondere ai giocatori e allo staff tecnico (nonostante le promesse fatte nel mese di dicembre…).
Quindi, per quanto sopra descritto, la decisione di non disputare i playout con la “rosa” della prima squadra NON è stata presa dalla Società, ma dai giocatori e dallo staff tecnico della Montegiorgese Calcio che si sono rifiutati di giocare in quanto offesi e sopratutto abbandonati a se stessi. Ora nel mese di maggio devono essere corrisposti diversi “rimborsi spese”, mentre quelli percepiti sono stati ottenuti solo dopo molteplici pressioni esercitate dalla squadra alla Società. Questa è la realtà. Questa è la pura verità: tutto il resto è solo menzogna, chiacchiere gratuite raccontate ad arte da chi non ha rispettato i patti. Considerata questa delicata situazione, la squadra ha chiesto delucidazioni in merito e la Società ha risposto che poteva garantire, al massimo, mezzo rimborso entro il mese di maggio: una proposta assolutamente scandalosa! Abbiamo scelto di scrivere con fedeltà i fatti perché crediamo nella verità e non nei sotterfugi di chi vuole nascondersi di fronte alle proprie responsabilità che sono davanti agli occhi di tutti. Nella vita, nel lavoro e nello sport esistono diritti e doveri; ebbene qualcuno dovrà fare un esame di coscienza e soprattutto dare risposte ai Montegiorgesi. Siamo stati lasciati soli per lunghissimi mesi, senza il minimo necessario anche per allenarci, con un campo di calcio che è stato oggetto di denigrazione da parte di tutta la Regione, senza le necessarie strutture tecniche. Così non si aiuta lo sport. Così si danno solo esempi sbagliati. Noi non vogliamo fare da “cavia” a nessuno, né tanto meno a chi non rispetta il nostro lavoro e il nostro costante impegno. Che vi piaccia o no, questa è la nostra verità! Infine ci teniamo particolarmente a porgere le nostre scuse al paese di Montegiorgio e ai VERI TIFOSI ROSSOBLU’, sicuramente per nulla responsabili di quanto accaduto"