CIAO PABLITO!

Un brutto risveglio stamani. Non ci volevo credere. Provo una profonda tristezza. Ancora una stagione della mia vita che se ne va! Negli anni in cui Rossi ha vestito la maglia bianconera ho avuto l'onore di conoscerlo, di apprezzare la sua simpatia, i suoi modi estremamente gentili - velati da una sottile timidezza - e di condividere gioia e successi.
Alla Juventus rimase per quattro stagioni complessive, in cui conquistò due scudetti, una Coppa Italia, una Coppa delle Coppe, una Supercoppa europea e una Coppa dei Campioni, quest’ultima nella terribile serata dell’Heysel. (la foto ci ritrae in quel "surreale" dopo gara, con noi il compianto Andrea Brambilla in arte Zuzzurro).
Quante trasferte in aereo ci videro vicini. Ricordo quella di Atene (finale C.d.C.1983) nella quale, l'allora presidente Boniperti, concesse - per la prima volta - alle mogli e fidanzate dei giocatori di accompagnarli. Paolo era accompagnato dalla sua prima moglie Simonetta. Una volta ad Atene però avvenne la separazione e la collocazione in alberghi diversi. Simonetta e compagne alloggiarono nel nostro albergo. Anche se inevitabile e logico, non tutti i giocatori la presero bene. Le parole dette nell'occasione, con la proverbiale ironia toscana di Paolo, coinvolsero tutti allegramente.
Addio Campione, compagno di tanti viaggi e di ricordi stupendi. Riposa in pace.
Rimarrai sempre nel mio cuore!
Carlo A. Bellagamba